Masseria Cinti

Otranto

Otranto è uno dei centri dell'antica Messapia, la terra conosciuta sin dai tempi della Grecia classica come un luogo molto bello in cui vivere. La città di Otranto sorge in uno dei luoghi geograficamente più importanti d'italia: il punto più orientale. Nel Mediterraneo Otranto occupa quella che è la parte finale dell'Adriatico ed è un ponte naturale verso i Balcani e l'Oriente.

La città possiede numerosi monumenti. Il suo Centro Storico fortificato ospita la Cattedrale. Consacrata nel 1088, la Cattedrale di Otranto è uno dei monumenti più importanti di Puglia. L'edificio ha conservato lo stile tipico del romanico-gotico pugliese. Il rosone è rinascimentale, rifatto (dopo la liberazione dai Turchi) grazie all’intervento di Serafino da Squillace, in stile romanico con influenze siciliane, sul portale maggiore si vede lo stemma dell’arcivescovo Gabriele Adarzo di Santander.

Il tempio è lungo 54 metri e largo 25, a croce latina, a tre navate, di cui quella centrale presenta quattordici colonne di granito levigato. Sull’arco maggiore vi è un’iscrizione che ricorda il nome dell’arcivescovo teatino Francesco Maria de Aste. Sulla destra troviamo il sepolcro del vescovo Serafino da Squillace. Nella navata laterale sinistra dopo l’affresco raffigurante la Pentecoste (XV sec.) c’è il fonte Battesimale, di stile barocco, fatto costruire dall’arcivescovo Michele Orsi. Nei pressi si trova il mausoleo di Francesco Maria de Aste. vicino al transetto vi è il pulpito settecentesco in legno fatto eseguire dall’arcivescovo Michele Orsi. Nei pressi della scalinata che porta alla cripta, ci sono quattro colonne, di splendida fattura, attribuite al Riccardi, provenienti dall’antico altare della cappella dei Martiri, innalzato nel 1524. Nel 1711, Francesco Maria de Aste rinnovò la cappella dei Martiri. Nei pressi della sagrestia c’é l’organo settecentesco in legno. Scendendo le scale si accede alla cripta. Qui si vede una selva di colonne in fuga verso tutte le direzioni che variano continuamente per forma e materiali. I capitelli sono anch’essi molto diversi tra di loro, alcuni di gusto bizantino naive, altri, invece, di eccezionale fattura (come quello con le quattro aquilette, o l’esotico capitello con i quattro leoni). Sulla destra dell’altare è visibile uno stupendo affresco, di stile greco-orientale, rappresentante la Madonna Odigitria.

Il vero tesoro della Cattedrale di Otranto è il pavimento musivo.

Il committente normanno, Guglielmo il Malo (qui chiamato Magnificus) decise, su sollecitazione dell’Arcivescovo Gionata, di abbellire l’interno della cattedrale con un nuovo mosaico pavimentale. Così, nel 1165 nasce il mosaico di Otranto che rappresenta l'albero della vita, innumerevoli personaggi medievali come Re Artù e episodi biblici e mitologici.

La chiesa bizantina di San Pietro è del XII secolo e rappresenta uno dei pochi esempi integri di edificio sacro bizantino in Italia. l'edificio è a pianta quadrata, a croce greca, con una cupola centrale. Il suo interno conserva numerosi affreschi tra cui quelli della Lavanda dei piedi e dell'ultima Cena.

Il Castello Aragonese di Otranto è di epoca rinascimentale.

Fu riedificato dopo la liberazione della città occupata dai turchi. Nel 1481 gli aragonesi riconquistano Otranto ed iniziano la riedificazione dell'antichissima rocca a partire dal 1481. Si tratta di una grande fortificazione al cui interno si trova la clebre sala triangolare ed in cui ci sono tre pianio di sotterranei.